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Cultura
Una volta c’era un Re...
ma può darsi che non c’era!
Viaggio di parole variegato
alla ricerca di se stessi
di Alessandra Giordano
Le riflessioni di un giovane, non ancora trentenne, possono stupire soprattutto se esternate con calma apparente e un sorriso sereno, davanti ad un pubblico eterogeneo e incuriosito, ma soprattutto folto come quello che riempiva la saletta verde della Libreria Merliani al Vomero, nel pomeriggio di mercoledì.
Si presentava un piccolo libro di poesie dal titolo, a prima vista, scherzoso, ma che racchiude in sé una profonda verità: C’era una volta un Re… ma può darsi che non c’era! (edito da Guida, € 3,50) è, in realtà, “un viaggio di parole variegato”, come lo stesso autore, Roberto Stella, l’ha definito. Un viaggio che maschera la ricerca affannosa di conferme da parte del prossimo: siamo tutti così presi dalla continua, incessante paura di non piacere agli altri, tutti talmente protesi a scrutare le altrui aspettative che ci allontanano dal confronto con noi stessi.
Ventidue poesie e tre racconti brevi che “aiutano il lettore a mettersi in sintonia con la propria anima” e a farci desiderare la solitudine. Lino Zaccaria, giornalista de Il Mattino, chiamato a presentare il giovane Stella, assieme a Luigi de Maio, neuropsichiatria e scrittore, che del volumetto ha scritto anche la prefazione, ha voluto sottolineare la freschezza e l’originalità dell’autore di cui, garantisce, sentiremo parlare.
“Che fine ha fatto il Re che governava la vita di ognuno con le leggi dell’etica, dei sentimenti e della morale?”, si legge nell’incipit. E la risposta è nella poesia, appunto, in quella capacità di astrazione e di scavo nell’anima che è solo nostra e merita di essere conosciuta. A fondo.
A sorpresa, dall’alto dei suoi anni, è intervenuto a commentare l’”opera prima” di Stella, nientemeno che Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto italiano per gli Studi Filosofici, che ha espresso tutta la sua grande ammirazione nei confronti dei giovani che sono capaci di farsi avanti nell’attività culturale invece di rincorrere l’effimera dea del consumismo. Da vecchio vomerese, Marotta ha plaudito alle iniziative di Guida, librai e editori, da tanti anni tra i pochi e più significativi di Napoli, prima di lanciarsi con fervore ed impeto passionale contro le guerre in generale e i bombardamenti alle città, ai civili e ai monumenti irripetibili della nostra storia.
A leggere, poi, con bella voce, gli attori Renato de Rienzo e Luciano Nozzolillo.
18/3/2004
  
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