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Cultura
Jazz: da Pozzuoli a Cuma
di Adriano Cisternino
Non li ferma nessuno, neanche le fiamme. Come una molla a lungo compressa, la riapertura agli spettacoli è esplosa con la “fascia bianca” e con essa anche il jazz dal vivo.
L'incendio che ha coinvolto parte delle gradinate in legno dell'Anfiteatro di Pozzuoli è una pagina amara della storia del Parco Archeologico flegreo, ma non ha fermato gli organizzatori del Pozzuoli Jazz Festival che pure in quella struttura avevano programmato ben quattro eventi del ricco cartellone 2021.

Come uno schiocco di dita, è bastata una notte di riflessione per trovare la soluzione, non meno eccitante di quella programmata dopo mesi di lavoro.

Tutti gli appuntamenti fissati in calendario per l'Anfiteatro infatti verranno dirottati nel Parco Archeologico di Cuma, con il solo slittamento della data di domenica 18 luglio a mercoledì 28.

Restano confermate invece le date del 19, 23 e 27 luglio, con il solo cambiamento di sede. “Coloro che hanno già prenotato i biglietti per queste date previste all'Anfiteatro – si legge in un comunicato – possono ritenerli confermati per la nuova location”.

Musica e territorio, insomma, resta il principio ispiratore del direttore artistico Antimo Civero con la collaborazione del Parco Archeologico Campi Flegrei.

La rassegna, giunta alla dodicesima edizione, è partita già da qualche giorno con il suo ricco cartellone di musicisti, tutti associati a località di particolare suggestione che non fanno certo difetto all'area in questione.

Lunedì 19 alle 21, dunque, come previsto, toccherà alla “Carmine Ioanna music company”, che è anche il titolo del disco di fresca produzione del fisarmonicista avellinese. Un disco frutto del lungo periodo di inattività pubblica causa covid. Con Ioanna saliranno sul palco Eric Capone (piano e tastiere), Giovanni Montesano (basso) e Giampiero Franco (batteria).

Venerdì 23 sarà la volta di Francesco Cafiso, ex “enfant prodige” del jazz italiano, scoperto e lanciato da Wynton Marsalis che lo ha portato negli Stati Uniti dove, oltre a suonare con i più grandi jazzisti, nel 2009 è stato invitato a Washington per esibirsi in occasione dei festeggiamenti in onore del neo-presidente Barack Obama.
A Pozzuoli il sassofonista siciliano si produrrà in un progetto multimediale di musica e fotografia. Al suo fianco un altro siciliano, il pianista Mauro Schiavone, col quale da anni ha stabilito un solido sodalizio artistico, mentre il fotografo Pino Ninfa accompagnerà le note con immagini proiettate sullo sfondo, secondo un progetto multimediale già felicemente sperimentato con altri musicisti.

Martedì 27 la struttura archeologica, sempre alle 21, ospiterà “The swingers orchestra”, una jazz band di tipo tradizionale per un concerto dal significativo titolo “Dear Basie”, chiaro riferimento alla musica di Count Basie, il jazz classico, insomma, proposto da un gruppo che comprende Simone Salza (sax contralto), Massimiliano Filosi (sax tenore), Emilio Soana (tromba), Rudy Migliardi (trombone), Delio Barone (chitarra), Marco De Tilla (contrabbasso) e Stefano Peretta (batteria).

Mercoledì 28, come accennato, il trio Danilo Blaiotta recupererà la serata sfumata domenica 18.
Blaiotta proporrà fra gli altri alcuni pezzi del suo disco d'esordio “Departures”, titolo ispirato ad un tabellone dell'aeroporto, ma che lascia intuire partenze e viaggi musicali verso destinazioni che la fantasia del musicista nato in Calabria da famiglia piemontese ci indicherà con le note del suo sofisticato pianismo. Con lui, sul palco, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria per un trio che vanta ormai anni di affiatamento e quindi di condivisione dei gusti musicali.

Naturalmente il programma del PJF 2021 non si ferma qui. Dopo Valentina Ranalli e Virginia Sorrentino ed Eleonora Strino, il Cala Moresca di Bacoli, con un cartellone evidentemente improntato su protagonisti al femminile, ospiterà venerdì 23 la versatile vocalist Alessandra Vitagliano sostenuta da Fabio Ragucci al piano e Pietro Riccardi al sax.

Appuntamento non meno gustoso, martedì 20 luglio al Livingston Sea Garden-Varca D'Oro, con il quintetto di Walter Ricci, sofisticato crooner non a caso ribattezzato il Michael Bublé italiano. Con il cantante napoletano sul palco anche Ciro Manna (chitarra), Marco De Tilla (contrabbasso), Andrea Rea (pianoforte) e Antonio Muto (batteria).

Il PJF si chiuderà il 9 settembre con un concerto al tramonto (ore 19) nell'Acropoli di Cuma dove il raffinato chitarrista casertano Pietro Condorelli annuncia un accattivante “recital intimo” con il suo trio.

17/7/2021
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