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Recensioni
Troppa Grazia, di Gianni Zanasi
di Giovanna D'Arbitrio
Vincitore nell'ambito European Cinemas Label (sezione Quinzaine des Réalisateurs ) al Festival di Cannes 2018 come miglior film europeo, Troppa Grazia, di Gianni Zanasi, ancora appare sugli schermi con successo dal 22 novembre.

Validamente scritto da Gianni Zanasi, Giacomo Ciarrapico, Michele Pellegrini e Federica Pontremoli, Troppa Grazia racconta la storia di Lucia (Alba Rohrwacher), una geometra di 36 anni che decide di vivere da sola con sua figlia, Rosa (Rosa Vannucci), in seguito ad una crisi di coppia con il compagno, Arturo (Elio Germano).

Costretta ad arrangiarsi per vivere, accetta un incarico offerto da Paolo (Giuseppe Battiston), sindaco del paese: dovrà fornire la mappatura di una zona sulla quale sorgerà l’Onda, imponente opera edilizia. Durante i rilievi Lucia, tuttavia, si accorge che le mappe del Comune sono state manipolate per celare rischi geologici.

Ella è inoltre presa da mille dubbi sulla validità di una costruzione che deturperà la bellezza di un paesaggio legato ai suoi ricordi d’infanzia (significativa la scena iniziale in cui seduta sul prato con la madre, Lucia ammira la scia luminosa di una stella cadente).

Per non perdere l’incarico, su consiglio di Paolo, decide di non dire nulla, ma il giorno dopo incontra una donna che sembra una profuga: con sua grande sorpresa, ella dichiara di essere la Madonna (Hadas Yaron) che le ordina di far bloccare i lavori e di far costruire una chiesa in quei luoghi.

Credendo di essere impazzita, Lucia combatte contro tale visione che con il passare del tempo diventa sempre più concreta e ossessiva. Un’immagine davvero insolita e poco ortodossa quella di una Madonna che non si serve solo di carezze, ma anche di botte e tirate di capelli, pur di convincere Lucia ad obbedire!

Alla fine tra strambe vicissitudini strambe (un mix di reale e paranormale), battute ironiche e serie riflessioni, la Madonna sarà esaudita con l’abbattimento dell’Onda mediante esplosivi ad opera di Arturo e un suo amico. L’enorme squarcio del suolo svelerà poi una splendida grotta irrigata da un fiume sotterraneo.

"Una commedia davvero folle", l'ha definita il direttore artistico della Quinzaine, Edouard Waintrop, mentre la Giuria ha affermato che l’opera di Zanasi “è un film fresco e originale sull'accettazione di se stessi e degli altri: drammatico, divertente e con un tocco di mistero, un tocco leggero che presenta performances sottilmente disegnate".

Magistrale l’interpretazione di Alba Rohrwacher che si muove a suo agio in un paesaggio inondato di luce (fotografia di Vladan Radovic), un contesto in cui perfino i miracoli sembrano verosimili, dove ci sono persone che ancora hanno il coraggio di reagire ad un’epoca corrotta che per denaro distrugge la Bellezza


Ecco un video con scene del film e un’ intervista agli attori:
https://www.rai.it/raicinema/video/2018/11/Troppa-grazia---Interviste-b1ea32ca-d640-4308-a1ee-1442180dbce9.html

8/12/2018
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