Calcio
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Il Napoli punisce un Torino senza difesa
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 02.10.2022)
Il Torino che non t'aspetti. Prende campo, si scopre e perde. Cede 1-3 al "Maradona". Il Napoli risolve il match nei primi quaranta minuti. Il suo periodo migliore prima di cedere l'iniziativa ai granata.

Quarta vittoria consecutiva del Napoli che mantiene il comando della classifica in attesa del match odierno dell'Atalanta con la Fiorentina. Anguissa è il decimo marcatore azzurro con una "doppietta" d'autore.

Se il primo gol di Anguissa (6') è un colpo di testa sul cross di Mario Rui (in stagione sfolgorante), il raddoppio dello stesso Anguissa (12') e il tris di Kvaratskhelia (37') nascono da azioni di rimessa. La difesa del Torino è scoperta, la squadra di Juric è tutta avanti.

Sia Anguissa che Kvaratskhelia corrono in campo aperto verso il gol, il camerunese a destra correndo per cinquanta metri, con Buongiorno incapace di rimontarlo, il georgiano correndo a sinistra, anch'egli per cinquanta metri, resistendo alla pressione di Lukic.

In entrambe le galoppate azzurre, i difensori granata predisposti a contrastare Anguissa e Kvaratskhelia sono lontani.

Ci si aspettava che il Torino organizzasse una difesa stretta con doppia marcatura su Kvaratskhelia (il terzino Djidji e l'esterno destro Singo) e bloccasse Lobotka col controllo di Miranchuk nella metà campo azzurra e di Lukic in quella granata.

Grosso modo, questi sono stati gli accorgimenti di Juric. All'atto pratico, Lobotka ha dominato la gara come sa fare e Kvaratskhelia è andato in gol.

Il Torino non s'è mai chiuso, ma ha voluto giocare una partita di ardimento occupando la metà campo napoletana dopo la prima mezz'ora di marca azzurra. La pressione granata, altissima, ha fruttato solo il gol di Sanabria a fine primo tempo in una azione confusa sotto la porta di Meret.

Si è visto che le energie del Napoli, tutte esplose nella prima mezz'ora, sono andate in calando. Troppi giocatori in giro con le loro nazionali. La stanchezza è stata evidente nella ripresa. Ma l'assalto del Torino ha prodotto poco.

Il Napoli, quando si è dovuto abbassare per la pressione torinese, ha difeso di squadra. Meret ha compiuto una sola parata di rilievo (84' a mani aperte in corner sulla conclusione di Radonjic), Kim ha compiuto cinque salvataggi in area, Rrahmani ha retto e, nella ripresa, Lobotka visibilmente provato ha sostenuto la fase difensiva con grande impegno.

Il Napoli non s'è trovato un avversario arroccato, non ha dovuto dannarsi l'anima per smontare il fortino di Juric mai presidiato in massa. È andato in gol di qualità, ha difeso col sacrificio di tutti.

Il Torino ha deciso di prendere in pugno la partita dando per scontato che, difendendosi, non avrebbe avuto migliore sorte contro un Napoli tecnicamente superiore. Ha avuto coraggio, ma ha pagato caro la prima mezz'ora in cui il Napoli volava all'attacco con pochi tocchi, bello a vedersi.

Il gigantesco Buongiorno (1,94) era stordito dai movimenti di Raspadori (1,72), centravanti mobile, pronto a rientrare per "cucire" la manovra, insidioso in area.

Il terzino Djidji è andato in confusione con Kvaratskhelia e i raddoppi di Singo erano tardivi. Politano ha giganteggiato sulla sua fascia, mettendo in difficoltà Rodriguez. In mezzo al campo, le qualità tecniche di Anguissa, Lobotka e Zielinski hanno travolto il centrocampo granata.

Il Napoli ha trovato una vittoria "facile" contro il Torino mal messo in difesa, che rinunciava a chiudersi in blocco, poi ha protetto la vittoria con una grande intensità difensiva lasciando che la squadra torinese si illudesse di avere la partita in pugno con un superiore possesso-palla.

Affollandosi a ridosso dell'area del Napoli, il Torino ha contribuito a intasare gli spazi non trovando mai un varco utile per colpire.

Come s'è detto, le energie del Napoli non erano al massimo. La squadra azzurra è stata agevolata dall'inizio scriteriato del Toro. Colpendo presto, il Napoli ha evitato di andare in affanno. Dopo dodici minuti era già due a zero. Le limitate energie e la pressione del Torino hanno poi costretto il Napoli ad abbassarsi tenendo però sempre il controllo del match.

Il Napoli ha vinto la partita giocando da "grande". Prima ha sfruttato le debolezze difensive del Torino, poi ne ha soffocato il persistente gioco d'attacco. Il Napoli non è più una squadra sbarazzina. È una squadra matura che sa come prendere l'avversario.

L'inizio pimpante del Napoli ha deciso il match. Sul cross di Mario Rui, Anguissa di testa ha superato Buongiorno (1,94). Poi il camerunese è andato in fuga sull'assist volante di Politano rubando il tempo a Buongiorno, piombando nell'area granata e battendo l'enorme Milinkovic (2,02).

Il terzo gol è venuto da un assist volante di Zielinski per Kvaratskhelia che infilava l'angolo lontano. Il portiere Milinkovic non è apparso ineccepibile sulle segnature azzurre.

Sanabria accorciava le distanze a fine primo tempo (44') e, un minuto dopo, batteva di testa fuori la palla del possibile secondo gol granata. Il Napoli dava l'impressione di far fare la partita al Torino per colpirlo di rimessa.

Nella ripresa, la pressione offensiva del Torino aumentava. Le conclusioni di Raspadori (53' centrale, parata facile di Milinkovic) e Politano (55' esterno rete) erano semplicemente azioni di alleggerimento. Il Napoli non aveva più le forze per imporre il suo gioco. Primi cambi: Simeone per Raspadori e Ndombele per Zielinski (62'). Spalletti cercava energie fresche.

L'entrata di Radonjic per Miranchuk (68'), e c'era Lozano per Politano, assicurava al Torino una maggiore incisività sulla sua fascia sinistra con le avanzate di Rodriguez.

Nella gara ormai difensiva degli azzurri, Lobotka retrocedeva a contrastare Vlasic. Il Torino inseriva Ola Aina per Lazaro, aumentando la pressione offensiva sulla sua fascia mancina, e Adapo per Linetty (74').

Pur costretto a difendersi, il Napoli non dava mai l'impressione di cedere. Lozano andava due volte alla conclusione alta (60' e 79'). Gli ulteriori cambi erano Elmas per Kvaratskhelia e Olivera per Mario Rui (80').

Tre soli brividi nel finale, ma due a vantaggio del Napoli. Il tiro di Radonjic sventato in corner da Meret (84'), la conclusione di Di Lorenzo fuori (86' magnifica occasione) e la battuta di Lozano che Milinkovic sventava in corner (90').

Il Napoli portava a casa una vittoria ineccepibile, da squadra al comando del campionato, giocando due partite in una, nel primo tempo di grande qualità tecnica, nella ripresa di intensa e ordinata difesa.

Martedì si gioca ad Amsterdam la prima gara di Champions contro gli olandesi.
Si torna in Europa col morale alle stelle, da verificare le condizioni di salute degli azzurri.

NAPOLI-TORINO 3-1 (3-1)

NAPOLI (4-3-3)
: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (80' Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (62' Ndombele); Politano (68' Lozano), Raspadori (62' Simeone), Kvaratskhelia (80' Elmas).

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez (85' Schuurs); Singo (85' Karamoh), Lukic, Linetty (74' Adopo), Lazaro (74' Ola Aina); Vlasic, Miranchuk (68' Radonjic); Sanabria.

ARBITRO: Massimi (Termoli).

RETI: 6' e 12' Anguissa, 37' Kvaratskhelia, 44' Sanabria.

SERIE A - 8ª GIORNATA
Napoli-Torino 3-1, Inter-Roma 1-2, Empoli-Milan 1-3, Lazio-Spezia 4-0, Lecce-Cremonese 1-1, Sampdoria-Monza 0-3, Sassuolo-Salernitana 5-0, Atalanta-Fiorentina 1-0, Juventus-Bologna 3-0, Verona-Udinese 1-2.

CLASSIFICA
Napoli, Atalanta 20; Udinese 19; Milan, Lazio 17; Roma 16; Juventus 13; Inter, Sassuolo 12; Torino 10; Fiorentina 9; Spezia 8; Empoli, Lecce, Monza, Salernitana 7; Bologna 6; Verona 5; Cremonese 3; Sampdoria 2.
1/10/2022
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