Calcio
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L'occasione sciupata
di Lorenzo Valletta
Il pareggio non ci stava per due motivi: un gol, regolarissimo, annullato al Var; il Napoli si è insediato, in pianta stabile, nella metà campo della squadra sarda. Bisogna analizzare, allora, quali sono state le cause del pari. Certo, gli azzurri ne hanno fatti di tiri. L’imprecisione nel concretizzarli è stato il fattore penalizzante che, peraltro, ha fatto rivivere i fantasmi delle sconfitte con Genoa e Spezia (in casa), nonché il pareggio interno col Torino (1-1), in cui il Napoli arrivava, spesso, alla conclusione, senza mai, però, finalizzare.

Il valore di Osimhen da quando è rientrato
Ci sarà un motivo se il nigeriano è stato pagato 50 milioni (attenzione non 70, poiché vanno considerate le contropartite). Ebbene, Victor, di gara in gara, sta dando prova del suo valore tecnico. Abilità nel proteggere la palla (da vero attaccante) e precisione nel concludere sono le caratteristiche del gol dell’1-0 segnato dal ragazzo di Lagos. Inoltre, gli va ascritta anche la prova di sacrificio nell’aiutare i compagni in fase difensiva. Le ferite riportate nello scontro con Ceppitelli sembrano la fotografia perfetta di una partita da guerriero.

Premiato anche come giocatore chiave - alias “migliore in campo” - dell’incontro, nel match report del sito della Lega.



Diego, la macchina che consuma poco carburante

Quinta partita di fila - senza contare Crotone e Lazio, poiché indisponibile - in cui il centrocampista tedesco è primo per chilometri percorsi: Roma (13,518), Sampdoria (11,824), Inter (13,269), Torino (13,237), Cagliari (12,298). 

Non è un giocatore che spicca per qualità tecniche, ma il lavoro sporco che fa in fase difensiva e il supporto in offensiva con passaggi semplici ed efficaci, lo rende un giocatore fondamentale nell’11 di Gattuso. Si potrebbe definire un moderno Claudio Vinazzani (rispolverando una vecchia gloria del Napoli 1976-83).



Il confronto sulle statistiche
Gli azzurri hanno tirato di più del Cagliari, però la formazione sarda ha centrato di più lo specchio. 18 tiri del Napoli, 12 per il Cagliari; in porta, 6 a 7; 2,91 contro 1,89, il confronto negli expected gol (xg); 56% a 44%, il dato sul possesso palla; 89 a 81, la precisione nei passaggi.

La rete di Osimhen, al minuto 12, annovera un xg di 0,33: 33 volte su 100 un giocatore segna in quel determinato contesto. Perché più basso del tiro scagliato, dal medesimo, al 47’ (xg di 0,39)? Perché gli xg, come la matematica, non mentono mai: al momento della conclusione, la punta azzurra aveva due giocatori che lo marcavano in sandwich: Godin e Ceppitelli.

Dall'expected gol in questione, dunque, si evince la bravura del nigeriano nel districarsi, in maniera gagliarda, tra i due avversari.

Per contro, sul fronte casteddu, la marcatura di Nahitan Nandez, al minuto 93, registra un xg di 0,34: per la posizione leggermente più avanzata rispetto al gol di Victor. 

Tuttavia, c’è un altro profilo xg, impressionante, se vogliamo, visto il coefficiente che si avvicina al massimo: il tiro, sempre del giocatore uruguagio, al 42’, che tocca soglia 0,91.

Protagonista la super parata, da saracinesca, di Alex Meret.

Il dato sul baricentro dimostra come il Napoli, nel secondo tempo, si è abbassato, nella trequarti amica, lasciando spazio alla manovra veloce della squadra di Semplici. Infatti, nella prima frazione di gioco, i partenopei si posizionano a 56,45 metri dalla propria linea di fondo. Nei minuti finali si è abbassato di 5 metri, circa. 5 metri fatali, che sono costati 2 punti preziosi.

4/5/2021
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