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Il Napoli crolla nella ripresa
di Mimmo Carratelli
Il Napoli resiste un tempo, nel secondo confronto col Barcellona, poi cede di schianto in un quarto d’ora a inizio di ripresa (0-4). I primi due gol del Barça sono però viziati da fuorigioco non rilevato dall’arbitro americano Vazquez.

S’è giocato al Michigan Stadium di Ann Arbor, 109mila posti, uno degli stadi più gradi al mondo. Il Barcellona è sempre privo di Messi. Nel Napoli fa il debutto stagionale Allan.

Il Barcellona, che aveva vinto anche la prima partita (2-1 a Miami), si aggiudica la Coppa Liga-Serie A.

Senza Koulibaly e Ounas, con Milik fuori per un risentimento muscolare, Ancelotti schiera la squadra con un 4-4-2 di partenza e accenni di 4-2-3-1 nella ripresa.

Il Napoli è mancato totalmente in attacco. Troppo leggeri Mertens e Verdi, poi anche Insigne non ha inciso quando è entrato in campo. Il bilancio del match è di 15 tiri a 7 per il Barcellona (9-0 nello specchio della porta). Gli azzurri non hanno mai impegnato Ter Stegen.

Nel 4-4-2 di partenza, Ancelotti schiera Elmas quarto a sinistra, con Callejon a destra, in mezzo Allan e Fabian Ruiz. Evanescenti le due punte Verdi e Mertens. La difesa del Barcellona, guidata da Piqué, concede nulla.

Il Napoli, a fine primo tempo, sfiora la sorpresa, ma Fabian Ruiz manca il gol del vantaggio.

Contro la danza del Barcellona, Dembelé scatenato a destra, Jordi Alba in costante proiezione offensiva a sinistra, il Napoli si difende spesso in affanno. Manolas deve sfoderare una gran partita (nel primo tempo) e anche Allan deve prodigarsi contro la superiorità del Barcellona che ha in campo molti dei suoi assi: De Jong, Griezman, Dembelé, Suarez. Nella ripresa entrano Coutinho per Griezman e Rafinha per Suarez e i nuovi entrati hanno più voglia e grinta.

Il Napoli riesce ad entrare in partita dopo venti minuti di sofferenza, ma è spuntato in attacco. Crolla nella ripresa col Barcellona che accelera e passa avvantaggiato dalle sviste arbitrali. In realtà, nel secondo tempo l’esibizione del Barcellona è stata schiacciante, favorita dai ripetuti errori in appoggio degli azzurri, incapaci di replicare al dominio catalano.

La formazione schierata inizialmente da Ancelotti non è parsa la migliore possibile senza Insigne, con Elmas confinato sulla fascia sinistra e Fabian Ruiz di poco peso, confusionaro.

Per venti minuti, il palleggio insistito del Barcellona fa girare a vuoto il Napoli. Possesso-palla totale per i catalani, imprecisi però sull’ultimo passaggio. Sfugge il gol a Griezman che, da buona posizione, conclude di poco a lato (14’).

Nel periodo del netto predominio del Barça, una puntata di Ghoulam (6’ tiro alto) interrompe il monologo catalano. È l’unica replica del Napoli.

Manolas non deve badare solo a Suarez. Si fa in quattro per arginare le avanzate danzanti della squadra di Valverde. Hysaj è in difficoltà sulle discese di Jordi Alba. Sull’altro lato, Dembelé fa un gran gioco ed è sempre pericoloso. In tono minore Griezman. De Jong conferma la sua classe.

Dopo venti minuti, il Napoli entra in partita. Migliora nel pressing, ha più coraggio, apre il gioco verso Ghoulam con le sventagliate profonde di Allan. Pungono poco Verdi e Mertens (sempre ben piazzata la difesa spagnola in cui giganteggia Piqué). Fabian Ruiz si sacrifica su De Jong.

Il Napoli sembra avere gambe pesanti. Il Barcellona ha una condizione fisica migliore. Venerdì inizia la Liga, il campionato italiano prenderà il via fra tredici giorni.

Gli azzurri alzano il pressing e il Barça è meno brillante. Allan sale di tono. Mura in area un tiro-gol di Dembelé (35’). Poi entra in scena Meret. Prima inchioda a terra la conclusione di Dembelé (41’), poi sventa il tiro-gol di Suarez (44’).

Il Barcellona viene inchiodato sullo 0-0 e, nel finale di tempo, il suo possesso-palla cala. In chiusura della prima frazione, il Napoli fallisce il vantaggio. Fabian Ruiz manca la deviazione sotto porta sul lancio lungo di Verdi (45’). Il Napoli, nei primi 45’, non ha fatto un solo tiro in porta. Non ne farà neanche nella ripresa.

È possibile che i cambi effettuati da Ancelotti a inizio del secondo tempo deconcentrino la squadra azzurra (46’ Insigne per Elmas, Zielinsi per Allan, Luperto per Chiriches). Fatto sta che il Barcellona dilaga improvvisamente.

Ma, come s’è detto, i primi due gol dei catalani sono viziati da fuori-gioco. È in offside evidente Griezman sul gol del vantaggio di Suarez. È in offside millimetrico Jordi Alba che fa l‘assist per il raddoppio di Griezman.

Sul primo gol del Barça, Griezman in fuorigioco lampante impegna Meret che respinge e Suarez realizza (48’). S’è detto dell’offside di Jordi Alba che serve a Griezman la palla del raddoppio (56’). Vengono poi i colpi di Suarez (58’) e Dembelé (63’). In un quarto d’ora, il Barcellona polverizza il Napoli. Non c’è più partita.

Gli azzurri si regalano qualche inutile fiammata, mai impegnando Ter Stegen. In campo anche Di Lorenzo per Hysaj e Mario Rui per Ghoulam (62’), poi Gaetano per Verdi (66’).

Sono sei i cambi degli spagnoli nella ripresa quando ormai non c’è più partita. Meret, dopo la prodigiosa parata a fine primo tempo, evita un altro gol degli spagnoli con una prodezza su Rafinha (76’).

BARCELLONA-NAPOLI 4-0 (0-0)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Hysaj (62’ Di Lorenzo), Manolas, Chiriches (46’ Luperto), Ghoulam (62’ Mario Rui); Callejon, Allan (46’ Zielinski), Fabian Ruiz, Elmas (46’ Insigne); Verdi (66’ Gaetano), Mertens.

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Semedo (66’ Umtiti), Piqué (66’ Vidal), Langlet, Jordi Alba; Sergi Roberto, De Jong, Alenà (66’ Arthur); Dembelé (75’ Abel Ruiz), Suarez (66’ Rafinha), Griezman (66’ Coutinho).

ARBITRO: Vazquez (Usa).

RETI: 48’ Suarez, 56’ Griezman, 58’ Suarez, 63’ Dembelé.


Photo: Rick Osentoski-USA TODAY Sports
11/8/2019
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