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Benitez va al Real Madrid, arriva Sarri
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 11.07.2019)
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Benitez va al Real Madrid, arriva Sarri. La “
scoperta” del 4-3-3: dieci gol in due partite. Il Napoli campione d’inverno resiste in testa fino al confronto diretto con i bianconeri. La grande rimonta della seconda Juve di Allegri. Higuain capocannoniere da record e altri primati azzurri. Male in Coppa Italia e in Europa League.
Benitez saluta, preferisce il Real Madrid. Lascia un gruppo di giocatori eccellenti, attratti a Napoli dal suo prestigio, con i quali però non è andato oltre il terzo posto.
De Laurentiis pensa in grande per un Napoli sempre più internazionale nella stagione 2015-16. Jurgen Klopp e Unai Emery, irraggiungibili. Sinisa Mihajlovic (Sampdoria) è possibile, ma il contatto fallisce per una frase infelice del tecnico serbo.
Non si sa se veramente De Laurentiis fosse rimasto colpito dalla lezione infitta dall’Empoli di Sarri al Napoli di Benitez a fine aprile (4-2). In ogni caso scommette su Sarri fra lo scetticismo generale.
Maurizio Sarri, 56 anni, bagnolese, ma tutta una vita in Toscana, ex bancario, è appena apparso in serie A con l’Empoli da lui condotto nella massima divisione. Alle spalle una carriera alla periferia del calcio, però anche sei campionati in serie B.
Si favoleggia del suo calcio brillante, offensivo, dei suoi schemi, della conduzione maniacale degli allenamenti. Volano droni nel ritiro precampionato a Dimaro.
Il nuovo direttore sportivo, al posto di Alberto Bigon, è Cristiano Giuntoli, 43 anni, fiorentino. Viene dal Carpi. Faccione pieno e allegro, riccioli, un talent scout. Dice: “
In squadra ci vogliono giocatori grossi e pesanti e giocatori piccoli e veloci, tromboni e violini”.
I giocatori forti il Napoli ce li ha già, è la squadra messa su da Benitez. De Laurentiis investe 43,5 milioni al calciomercato (15,4 per Allan; 5,5 per Hysaj e 5,6 per Valdifiori, pupilli di Sarri ad Empoli). Dal Bayern ritorna Pepe Reina (luntano a Napule nun se po sta’).
Si abbonano ancora in pochi (10.086). L’incasso al botteghino è di 13.109.341, il doppio dell’anno precedente con Benitez, secondo di poco in campionato dopo la Juventus (13.650.295).
La partita con la Roma (0-0) fa registrare l’incasso più alto (1.613.384 per 55.726 spettatori), ma al San Paolo c’è più gente all’ultima giornata contro il Frosinone (56.452) per salutare la prima strepitosa stagione di Sarri, secondo posto e, fino a un certo punto, un emozionante testa a testa con la Juventus. Bilancio in rosso per il secondo anno, di poco stavolta (-3.211.239).
A Dimaro, Sarri replica il 4-3-1-2 di Empoli, ma Insigne trequartista non funziona e, dopo tre partite (1-2 al debutto sul campo del Sassuolo, 2-2 in casa con la Samp, 2-2 ad Empoli), si cambia. Contro il Bruges, in Europa League, giovedì 17 settembre, nasce il 4-3-3 La squadra belga viene travolta 5-0 al San Paolo ed è ancora 5-0 (alla Lazio, sempre a Fuorigrotta) nella replica in campionato tre giorni dopo.
Jorginho prende il sopravvento su Valdifiori, Insigne-Mertens è la staffetta a sinistra.
La novità del campionato è la seconda Juventus di Allegri in ritardo senza più Pirlo, Tevez e Vidal (con Dybala preso per 32 milioni dal Palermo, più Mandzukic, Khedira, Alex Sandro, più due fallimenti, Hernanes e Lemina).
Arriva al San Paolo a fine settembre dopo cinque partite avendone vinta una sola, due perse e due pareggiate. E al San Paolo viene infilata da Insigne e Higuain (2-1). Clamoroso: i bianconeri con 5 punti sono lontani dieci lunghezze dalla vetta (Inter e Fiorentina).
Campionato sorprendente. Alla fine del girone d’andata il Napoli è campione d’inverno (non accadeva dal 1989 con Maradona), due punti avanti alla Juventus.
Higuain ha segnato in dodici delle 19 giornate (sei doppiette e gol decisivi contro Chievo 1-0 e Udinese 1-0).
Il Napoli resta in testa per sei giornate. A metà del girone d’andata aveva accumulato un vantaggio di 9 punti sulla Juventus, poi quasi annullato. La squadra va a Torino dopo che Higuain ha deciso la terza delle sue quattro partite decisive (1-0 al Carpi).
E a Torino il Napoli è irriconoscibile, Zaza lo infila all’88’, la Juve va al sorpasso in testa (57 punti contro 56). Il sogno è finito.
La Juve fa la differenza fuori casa (41 punti, 31 il Napoli). In ogni caso, la Juve dopo l’ultima sconfitta (0-1 sul campo del Sassuolo il 28 ottobre) infila una straordinaria serie di 25 vittorie e un pareggio. Fantastica la rimonta nel girone di ritorno (52 punti contro i 39 dell’andata).
Il Napoli cede completamente con la sconfitta di Udine (1-3) con l’espulsione immediata di Sarri e quella di Higuain per doppia ammonizione. Gabriel in porta parò un rigore a Bruno Fernandes. S’era avvicinato a 3 punti dai bianconeri, passò a -6 e finì il campionato a 9 punti dalla Juve.
Al primo Napoli di Sarri rimasero la conquista del secondo posto con 82 punti (come Mazzarri tre anni prima, però con 78 punti), il maggior numero di vittorie (25) e il secondo miglior attacco (80 gol), record nei primi nove anni in serie A con De Laurentiis, Gonzalo Higuain capo-cannoniere del campionato con 36 reti, record assoluto che batte il precedente di Nordahl (Milan) con 35 gol nel 1949-50.
Secondo Dybala con 19. Una tripletta e nove doppiette per il Pipita. Secondo cannoniere azzurro Insigne con 12 gol, poi Callejon 7, Hamsik 6, Mertens (una tripletta al Bologna) e Gabbiadini 5.
In Europa League, il Napoli di Sarri esce ai sedicesimi. Perde a Villarreal 0-1 (82’ Denis Suarez) cinque giorni dopo la sconfitta con la Juve a Torino. La squadra s’imballa e, fra due pareggi in campionato (1-1 col Milan e 1-1 a Firenze), pareggia anche col Villarreal al ritorno (1-1) ed è fuori.
Nel girone aveva maramaldeggiato contro il Bruges (5-0 e 1-0), il Legia Varsavia (5-2 e 2-0) e il Midtjylland (5-0 e 4-1).
In Coppa Italia, dopo il 3-0 al Verona, fuori agli ottavi in casa contro l’Inter (0-2) il 19 gennaio nel migliore periodo in campionato.
Il Napoli giocò 48 partite (38 serie A, 2 Coppa Italia, 8 Europa League).
Scesero in campo 23 giocatori: Reina (44 presenze, 34 gol subiti), Gabriel (4, 5 gol subiti), Hysaj (43), Maggio (15, 1 gol), Albiol (39, 1 gol), Koulibaly (42), Ghoulam (38), Chiriches (17, 2 gol), Allan (43, 3 gol), Callejon (47, 13 gol), Hamsik (46, 8 gol), Insigne (42, 13 gol), Mertens (40, 11 gol), Higuain (42, 38 gol), Gabbiadini (30, 9 gol), Jorginho (38), David Lopez (35, 1 gol), ElKaddouri (26, 3 gol), Valdifiori (15), Strinic (13), Chalobah (9, 1 gol), Luperto (1), Regini (1).
10 - continua
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