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Secco successo sull’Empoli
di Mimmo Carratelli
Meno semplice del previsto contro l’Empoli al San Paolo (2-0). Il Napoli sfonda solo nella ripresa con Mertens e raddoppia con Chiriches.

È stata una partita a senso unico sino all’ingresso di Croce e Maccarone nella squadra toscana quando l’Empoli ha preso coraggio e il Napoli, stanco, si è abbassato.

Reina ha protetto la vittoria da campione. Con una spettacolare uscita di testa nel primo tempo soffiando a Mchedlidze una palla-gol, poi con due interventi prodigiosi nella ripresa su Maccarone.

Il portiere ha difeso l’1-0 col primo “miracolo” su Maccarone dopo che il pallone era rimbalzato sulla traversa e il “vecchio” attaccante tirava a botta sicura. Il secondo intervento su Maccarone, in chiusura di match, era su 2-0.

Con le partite ravvicinate, una ogni tre giorni, Sarri ritocca profondamente la formazione.

Ancora inedito il lato destro della difesa (Maggio e Chiriches), centrocampo senza Hamsik e col ritorno di Jorginho, attacco obbligato con Callejon, Mertens e Insigne di nuovo in campo dopo essere stato escluso dalla trasferta a Crotone.

I cambi sono stati effettuati anche in vista della trasferta di Torino contro la Juve sabato sera. In panchina Hysaj, Maksimovic, Diawara, Hamsik: tre di loro impiegati negli ultimi venti minuti.

Il Napoli ha dominato in lungo e in largo per tre quarti di gara. Alla fine, i numeri sono impietosi per l’Empoli. Possesso-palla azzurro al 62 per cento (67 nel primo tempo). Ventitre conclusioni (10 nello specchio della porta) contro quattro.

Non c’è più il Napoli brillante e veloce. Ora è una squadra che pensa di più, ma ragionando il ritmo scade. La squadra bada soprattutto a non perdere le distanze.

È un Napoli che non vuole più incantare, ma che lavora per il risultato. Come a Crotone. Va bene così. Il Napoli, non solo per il turn-over, è apparso contratto.

L’Empoli è un avversario insignificante nel primo tempo, soprattutto in attacco. La squadra toscana si raccoglie nella propria metà campo e, pur senza un pressing ossessivo, si piazza sulle linee dei passaggi per contrastare il Napoli.

L’attacco azzurro è “leggero” e si vede. Non ha fisicità per sfondare e l’Empoli tiene in pugno lo 0-0 senza dannarsi. Dà campo e gioco al Napoli, ma lo chiude negli ultimi venti metri.

Quando la difesa toscana è superata, ci pensa Skorupski a salvare la porta. Prima sulla doppia occasione di Mertens (40’), poi sulla palla-gol di Callejon (43’).

Il Napoli conclude il tempo in crescendo, ma rimane a secco. C’è Insigne che gioca molto per i compagni e sono numerosi i suoi lanci che invitano al gol Callejon e Mertens.

Il belga sembra meno incisivo, ma sblocca il risultato a inizio di ripresa sul cross basso di Callejon appena deviato da un difensore (51’).

Finisce l’incubo di una partita senza reti. Il Napoli merita il vantaggio.

Nel primo tempo, l’Empoli (zero tiri) aveva portato un solo pericolo quando un lungo lancio dalle retrovie invitava Mchedlidze al gol: era lesto e spettacolare Reina a uscire dall’area e a rinviare di testa in tuffo (33’).

Nel Napoli Zielinski, schierato al posto di Hamsik, non dà i soliti strappi. Rallenta il gioco ed è anche impreciso nei tocchi.
Jorginho, tornato titolare, oscura Saponara, il play dell’Empoli, ma non brilla in regia.

Come al solito, Koulibaly più libero di giocare la palla avanza per iniziare la manovra d’attacco.

Una volta in svantaggio, l’Empoli effettua cambi offensivi per pareggiare. Dentro Tello per Krunic (55’), Maccarone per Mchedlidze (67’) e Croce per Buchel (70’).

Il Napoli accusava una certa stanchezza e i nuovi dell’Empoli creavano apprensione.

Maccarone, 37 anni, vecchio guerriero del gol con più di duecento centri in carriera, si appostava a destra imballando Ghoulam e costringendo Koulibaly ad allargarsi per fermarlo.

Ma Big Mac, dopo che Skorupski aveva sventato in corner un gran “botta” di Jorginho dal limite (58’), riusciva ad andare al tiro in area, una conclusione a botta sicura che Reina annullava con una mano alzandosi in volo (70’).

Croce martellava sulla sinistra mandando in crisi Maggio (sostituito da Hysaj al 78’) e Maccarone era ancora pericoloso con la conclusione dell’84’ di nuovo sventata da Reina.

Ma, ormai, il Napoli aveva raddoppiato e la partita aveva preso il suo legittimo destino.

Il raddoppio azzurro avveniva su uno schema di calcio d’angolo che aveva già fruttato il raddoppio di Maksimovic a Crotone.

Sul corner di Ghoulam, spizzata di testa in area di Hamsik e Chiriches, appostato sul secondo palo, spingeva la palla in rete (81’).

Il Napoli rimane solo al terzo posto, quattro punti dietro la Juve, due dietro la Roma.


NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio (78’ Hysaj), Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan (70’ Hamsik), Jorginho (72’ Diawara), Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne.

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Veseli, Bellusci, Costa, Dimarco; Krunic (55’ Tello), Diousse, Buchel (70’ Croce); Saponara; Mchedlidze (67’ Maccarone), Pucciarelli.

ARBITRO: Mariani (Aprilia).

RETI: 51’ Mertens, 81’ Chiriches.

SERIE A – DECIMA GIORNATA
Genoa-Milan 3-0, Chievo-Bologna 1-1, Fiorentina-Crotone 1-1, Inter-Torino 2-1, Juventus-Sampdoria 4-1, Lazio-Cagliari 4-1, Napoli-Empoli 2-0, Pescara-Atalanta 0-1, Sassuolo-Roma 1-3.
Giovedì 27: Palermo-Udinese.

CLASSIFICA
Juventus 24; Roma 22; Napoli 20; Milan 19; Lazio 18; Atalanta 16; Torino, Chievo e Genoa 15; Inter 14; Sassuolo, Cagliari, Fiorentina, Bologna 13; Sampdoria 11; Udinese 10; Pescara 7; Empoli e Palermo 6; Crotone 2.

PROSSIMO TURNO
Sabato 29:
Bologna-Fiorentina, Juventus-Napoli
Domenica 30: Atalanta-Genoa, Crotone-Chievo, Empoli-Roma, Lazio-Sassuolo, Milan-Pescara, Sampdoria-Inter
Lunedì 31: Udinese-Torino, Cagliari-Palermo.

CHAMPIONS LEAGUE. Girone B.
Martedì 1 novembre: Besiktas-Napoli, Benfica-Dinamo Kiev.

CLASSIFICA
6 Napoli (8-6); 5 Besiktas (5-4); 4 Benfica (5-5); 1 Dinamo Kiev (2-5).
27/10/2016
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