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Recensioni
Il presepe, una insolita storia
di Adriano Cisternino
Metti un Natale a cena un magistrato ed un odontoiatra, entrambi appassionati di presepi, che hanno costruito da sempre, ogni anno puntualmente a dicembre, per la gioia e l'ammirazione di amici e parenti.

Metti la naturale voglia di competizione e di sfida che è in ognuno di noi e quindi il confronto ed il diverso significato tra il presepe con pastori vestiti (dell'odontoiatra) e pastori di creta (del magistrato) ed ecco venirne fuori “Non è la solita storia del pastore...” titolo provocatorio del volume a quattro mani di Gigi Scotti (magistrato) e Dino Gambos (odontoiatra), Franco Di Mauro editore, in elegante veste tipografica (pag. 240, euro 35), con prefazione di Maria Campanile ed interventi di Marcello e Fulvio Gombos, corredato da decine di foto a colori e presentato alla Feltrinelli di Ponte di Tappia.

“Divagazioni sul Presepe tra Napoli, Sorrento ed il resto del mondo” recita il sottotitolo: E già si intuisce che, più che un libro sul presepe (o sui presepi), è in qualche modo un libro autobiografico, nel senso che intende trasmettere, attraverso foto (tante) di presepi e pastori, aneddoti e ricordi personali, le emozioni degli autori nel rito annuale di costruzione o nella ricerca in giro per il mondo di presepi che - come è descritto chiaramente - assumono e assorbono dovunque tratti, caratteristiche e costumi del paese che li interpreta.

Da nord a sud, da est ad ovest, insomma, il presepe si cala nella realtà di usi e costumi locali in modo da diventare più intimo e famigliare con le popolazioni che ne sono protagoniste.

Ci sono infatti testimonianze (anche fotografiche) di presepi molto suggestive, raccolte nei più remoti angoli della terra, che raccontano chiaramente come questo simbolo della cristianità va oltre il suo significato religioso per assumere un valore filosofico di vita e di speranza comune a tutti i popoli, quale che sia la latitudine o il clima di appartenenza.

Non è insomma, la solita storia del pastore, come ammonisce il titolo tratto dalla celebre aria dell'Arlesiana di Cilea. È piuttosto la storia di due appassionati che attraverso la realizzazione del presepe ci trasmettono, con le loro emozioni, la speranza di un mondo più unito.

3/12/2021
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