Contatta napoli.com con skype

Calcio
Riecco i tre moschettieri
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 29.06.2020)
Nel pesante turn-over, necessario per queste partite ogni tre giorni, Gattuso presenta sette novità (Meret, Hysaj, Mario Rui, Lobotka, Elmas, Callejon, Mertens) e sfodera l’attacco dei tre moschettieri, un trio che in carriera ha segnato quasi trecento gol col Napoli. Vanno a segno Mertens e Callejon. Manca nel tabellino il nome di Insigne perché un palo e un fuorigioco rivelato dal Var gli hanno negato il gol.

Partita in allegria al San Paolo. La Spal neanche sembra che giochi per salvarsi (è sul fondo della classifica) e accetta la sfida sul piano del gioco schierando a rotazione sei giocatori offensivi, dall’inizio Petagna, Cerri, Fares, poi Valoti, Floccari, Dabo.

Il Napoli ha voglia di spettacolo. Lobotka, mai schermato dagli avversari, gioca sempre in libertà, non ha il dinamismo di Demme, ma piedi buoni e senso della posizione. Elmas esibisce una prestazione offensiva, più mezz’ala sinistra he centrocampista.

Vengono su in allegria Hysaj e Mario Rui. Il migliore pennellatore di gioco è Fabian Ruiz (due assist, sul primo e sul terzo gol). Callejon in posizione più avanzata torna a segnare mancando due volte la doppietta.

Alza il baricentro, il Napoli, per recuperare palla avanti e andare subito in meta. Offre però spazio sulla sua destra dove spingono Reca e Fares. Proprio dal lato mancino della Spal, nasce il gol di Petagna (29’) che anticipa Koulibaly sul cross di Reca. È stato il momentaneo pareggio spallino che non ha turbato il Napoli.

Mertens l‘ha sbloccata subito (4’) andandosi a prendere il gol con uno “scavetto” davanti ai due metri del portiere croato Letica dopo avere iniziato l’azione nella metà campo azzurra. Apriva su Callejon, poi Fabian Ruiz era lesto a dar palla a Mertens dopo un corto rinvio della difesa ferrarese. S’annunciava la goleada che però non è possibile in questi temi di partite ravvicinate.

Dal pareggio di Petagna la Spal non traeva la forza e il coraggio di fare il sorpasso. Gliene toglieva la voglia un Napoli in vena. La goleada non è venuta per il tiro a fil di palo di Elmas (6’), per il palo di Insigne (29’), per il gol di Lorenzo annullato dal Var e per un paio di occasioni mancate da Baffetti Callejon.

È stata una partita piacevole che ha segnato la quinta vittoria di fila di Gattuso in campionato e che ora, fra campionato e coppe, 19 partite, gratifica il tecnico azzurro di dodici vittorie e due pareggi, lontane le cinque sconfitte.

Il Napoli ha poco da chiedere al campionato perché il quarto posto Champions è blindato da un’Atalanta che non fallisce un colpo, ieri ha vinto anche a Udine, mantiene un vantaggio di 12 punti sugli azzurri che svuota il confronto diretto di giovedì a Bergamo.

In ogni caso, il Napoli sembra bene in palla per quel miraggio lontano che è il match di ritorno col Barcellona, ultimo sogno di stagione.

Dopo il gol di Mertens e il pareggio di Petagna, Callejon riportava il Napoli avanti con controllo e tiro di destro in area sull’invito di Elmas che aveva caparbiamente sottratto il pallone agli avversari (36’).

Gattuso, come aveva promesso, fa girare tutta la “rosa” e ha impiegato Milik per Mertens e Lozano per Insigne al 64’ (Lorenzo è uscito scontento perché voleva completare la marcatura dei tre moschettieri), Younes per Callejon (76’), Manolas per Koulibaly e Ghoulam per Mario Rui (80’).

Lozano regalava un paio di spunti tecnici del suo repertorio. Il più agguerrito era Younes, premiato con la segnatura del terzo gol (78’ di testa sulla palombella di Fabian Ruiz).

Si fa quel che si può in questo scorcio di campionato dopo la pandemia, bisogna dosare le forze per non scoppiare. Il Napoli è da applausi perché molto dà mentre la classifica non chiede niente.

IL CORAZZIERE
Eccolo Andrea Petagna, 25 anni, 1,90, triestino, che il Napoli si è già assicurato per il prossimo anno (16 milioni di euro), lasciato quest’anno in prestito alla Spal. Proprio con la squadra ferrarese, in due campionati, Petagna ha segnato il maggior numero di gol: 28. Ne aveva segnato solo nove nelle 63 partite con l’Atalanta. Ha debuttato in serie A nel 2012, una solitaria partita col Milan. Poi un po’ giramondo: Sampdoria, Latina, Vicenza, Ascoli prima di arrivare a Bergamo. Centravanti fisico per la stazza notevole. Ieri ha lasciato il segno di un gol al San Paolo.

COLPACCIO
Nel suo campionato da retrocessione, la Spal ha messo a segno tre vittorie esterne, 2-1 sul campo del Torino, 2-1 a Bergamo, 1-0 a Parma. La vittoria esterna sull’Atalanta è stato il risultato più clamoroso (20 gennaio 2020). La Spal vinse addirittura in rimonta: Petagna (54’) e Valoti (60’) sorpassarono il gol di Ilicic (16’).

C’ERA UNA VOLTA
Spal sull’orlo dell’abisso. Al terzo anno del ritorno in serie A sembra spacciata. Nel campionato 2017-18 si salvò per tre punti. Nel campionato successivo per quattro. Quest’anno sembra irrimediabilmente condannata, dopo essere riemersa dalle stagioni in Lega Pro in seguito al fallimento della società nel 2012.
L’epoca d’oro della Spal, dieci anni in serie A, risale al 1954-55/1963-64. In quegli anni giocarono nella squadra ferrarese tre azzurri: i terzini Alberto Delfrati ed Eugenio Vinyei, l’ala Giancarlo Vitali. Dalla Spal al Napoli vennero il portiere Ottavio Bugatti e il centravanti Beniamino Di Giacomo.
Nella Spal di quegli anni giocò Armando Picchi ventiquattrenne: diventò poi il leggendario battitore libero dell’Inter di Helenio Herrera. Lo straniero più famoso che ha giocato nella Spal è stato l’argentino Oscar Massei (52 gol in 244 partite). Nei dieci consecutivi anni in serie A, il miglior piazzamento della Spal fu il quinto posto nel campionato 1959-60.

PAOLO MAZZA
Ferrarese di Vigarano Mainarda, Paolo Mazza elettricista e patito di calcio cominciò da mediocre calciatore a Portomaggiore, allenò la Spal caduta in serie C nella stagione 1936-37, tornò nel club spallino nel 1939, prima da direttore sportivo, poi leggendario presidente per trentuno anni, dal 1946 al 1977.
Alla fine degli anni Cinquanta, inventò il calciomercato con sede a Milano. Scopritore di talenti e primo abile incassatore di plusvalenze. I colpi più famosi: prese Egisto Pandolfini, mezz’ala, per tre milioni e lo cedette alla Fiorentina per sedici; acquistò il mediano Nesti per 700mila lire e lo girò all’Inter per 40 milioni; ebbe Fabio Capello per due milioni e ne incassò 250 dalla cessione alla Roma. Al Napoli vendette per 55 milioni il portiere Bugatti. Paolo Mazza è morto nel 1981 a ottant’anni. A lui è intitolato lo stadio di Ferrara.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly (80’ Manolas), Mario Rui (80’ Ghoulam); Fabian Ruiz, Lobotka, Elmas; Callejon (76’ Younes), Mertens (64’ Milik), Insigne (64’ Lozano).

SPAL (4-4-2): Letica; Cionek, Vicari, Felipe, Reca (46’ Valoti); Strefezza (75’ D’Alessandro), Murgia (75’ Dabo), Missiroli, Fares; Cerri, Petagna (82’ Floccari).

ARBITRO: Pairetto (Torino).

RETI: 4’ Mertens, 29’ Petagna, 36’Callejon, 78’ Younes

POSSESSO: 60-40

TIRI: 17-5 (11-3 nello specchio)

PASSAGGI: 689-313

OCCASIONI
6’ Elmas fuori, a fil di palo; 20’ Fabian Ruiz altissimo; 23’ Fabian Ruiz, parato; 28’ INSIGNE PALO; 31’ Elmas debole parato; 32 Fares da distanza, parato; 40’Cerri, alto; 40’+3’ gol Insigne annullato dal Var; 56’ Valoti, Meret bene; 58’Callejon, parato; 68’ Lozano, parato; 74’ CALLEJON fuori, manca il gol; 86’ Younes, fuori; 87’ Floccari, alto.

SERIE A -28ª GIORNATA
Juventus-Lecce 4-0, Brescia-Genoa 2-2, Cagliari-Torino 4-2, Lazio-Fiorentina 2-1, Milan-Roma 2-0, Napoli-Spal 3-1, Sampdoria-Bologna 1-2, Sassuolo-Verona 3-3, Udinese-Atalanta 2-3, Parma-Inter 1-2.

CLASSIFICA
Juventus 69; Lazio 65; Inter 61; Atalanta 57; Roma 48; Napoli 45; Milan 42; Verona e Parma 39; Cagliari 38; Bologna 37; Sassuolo 34; Fiorentina e Torino 31; Udinese 28; Genoa e Sampdoria 26; Lecce 25; Brescia e Spal 18.
29/6/2020
RICERCA ARTICOLI