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Recensioni
Joker, di Todd Phillips
di Giovanna D’Arbitrio
Joker, diretto da Todd Phillips, basato sull'omonimo personaggio dei fumetti DC Comics, ha vinto il Leone d'Oro come miglior film alla Mostra Cinematografica di Venezia 2019.

La storia si svolge negli anni ’80 a Gotham City, città sconvolta da degrado e iniquità sociale. Qui vive in uno stabile fatiscente Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), prendendosi cura dell’anziana madre. Uomo sensibile e alienato, pur soffrendo di incontrollabili attacchi di risa, sogna di diventare un cabarettista, come il suo idolo televisivo Murray Franklinn (Robert De Niro), ed è innamorato della sua vicina (Zazie Beetz).

Arthur si guadagna da vivere come clown, ma un giorno subisce un pestaggio da parte di teppisti e così il suo collega Randall (Glenn Fleshler) gli presta una pistola da usare per difesa personale. Purtroppo una sera, mentre torna a casa in metropolitana ancora truccato da pagliaccio, viene deriso e malmenato da un gruppo di giovani yuppie, ma questa volta reagisce, estrae la pistola e li uccide.

Poiché le vittime sono tra i sostenitori del potente candidato sindaco Thomas Wayne (Brett Cullen), si scatena una guerriglia urbana tra coloro che danno la caccia all’assassino e le classi sociali meno abbienti che lo sostengono mascherati da clown, considerandolo eroe simbolo degli oppressi contro l'arroganza dei ricchi.

Alla fine Arthur, più volte calpestato, picchiato e deriso da tutti, dopo aver scoperto tragici episodi della sua infanzia, reagisce con inaudita violenza uccidendo sua madre ed altre persone, totalmente in preda alla follia.

Nel film Todd Phillips in effetti ci mostra in un crescendo di scene crude e violente in che moda possa nascere un mostro attraverso continui maltrattamenti fisici e psichici, derisioni e delusioni, un prodotto della stessa società disumana, egoista, corrotta e priva di vera cultura.

Senz’altro magistrale l’interpretazione di Joaquin Phoenix (costretto a perdere ben 25 Kg per entrare meglio nel personaggio) originali la sceneggiatura di Todd Phillips e Scott Silver e la colonna sonora della violoncellista islandese Hildur Guðnadóttir, notevoli la fotografia di Lawrence Sher e la scenografia di Mark Friedberg.

Tra I film del regista ricordiamo, Road Trip (2000), Old School (2003), Starsky & Hutch (2004). Scuola per canaglie (School for Scoundrels) (2006), Una notte da leoni (The Hangover) (2009), Parto col folle (Due Date) (2010), Una notte da leoni 2 (The Hangover Part II) (2011), Una notte da leoni 3 (The Hangover Part III) (2013), Trafficanti (War Dogs) (2016)


Ecco un’intervista a Todd Phillips:
https://www.youtube.com/watch?v=fad_CxcUHgw

8/10/2019
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