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Recensioni
5 È Il Numero Perfetto, di Igort
di Giovanna d'Arbitrio
Igort, pseudonimo di Igor Tuveri, noto fumettista e romanziere italiano, ha diretto e sceneggiato il film 5 È Il Numero Perfetto, basato sul suo omonimo romanzo grafico del 2002.

Ambientato a Napoli negli anni ’70, il film racconta la storia di Peppino (Toni Servillo), un killer camorrista in pensione che ritorna ad uccidere dopo l'omicidio di suo figlio, scatenando violente azioni e reazioni con il suo desiderio di vendetta. Accanto a lui troviamo il sanguinario Totò 'o Macellaio (Carlo Buccirosso), amico e complice, e Rita (Valeria Golino).

Come lo stesso Igort ha raccontato in un’intervista, il film è stato elaborato in ben 13 anni attraverso 10 stesure per le difficoltà incontrate nell’ adattare il romanzo grafico al grande schermo, ambientato in una Napoli da lui definita “notturna e nebulosa, deserta, volutamente lontana da quella livida e frontale alla Gomorra”.

Il protagonista, Peppino Lo Cicero, interpretato da Toni Servillo - racconta il regista - fa il verso direttamente a Bogart di Casablanca. C'è da scegliere l'arma giusta, così Peppino si reca dal Gobbo, capace di trovargli in poco tempo la pistola perfetta Due cavalli che galoppano, Peppino Lo Cicero e Toto Macellaro, due gangster di periferia, due gregari che uccidono, ma non sono mai stati e mai saranno due capi”.

Seguono poi le sue lodi alla costumista Nicoletta Taranta, il montatore Walter Fasano e il direttore della fotografia Nicolaj Bruel e infine agli attori: Toni Servillo che “si è innamorato del personaggio perché è un killer che ha commesso azioni riprovevoli, ma anche un uomo fragile in un film non di sole pistolettate, ma di intarsi emotivi. Valeria Golino, vera protagonista segreta della storia, perché è l'unico personaggio che sa realmente cosa fare. Ha un padre ex criminale, un fratello galeotto che entra ed esce di prigione, è innamorata del killer Peppino, ma resta una maestrina che legge il Gattopardo ed è molto più colta di tutti gli altri. E Carlo Buccirosso, che spesso si presta a ruoli comici, qui ne ha uno molto drammatico con una vasta gamma di sincerità e insincerità".

Bravi tutti gli interpreti, tra i quali emerge senza dubbio Toni Servillo per la capacità di calarsi completamente nei panni del personaggio di Peppino.

Senz’altro un film originale, ma resta il rammarico per noi napoletani che anche cinema insista sempre sui lati negativi della nostra città. Perfino il suo clima mite e la luce del sole sono stati cancellati da Igort !

Ecco due interviste, rispettivamente al regista e a Toni Servilo:
https://www.youtube.com/watch?v=dtrPVPDcfog

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/29/venezia-76-servillo-in-5-e-il-numero-perfetto-il-mio-personaggio-e-autenticamente-napoletano/5417477/
13/9/2019
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