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Calcio
La Supercoppa ultimo regalo di Rafa Benitez
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 08.07.2019)
La seconda stagione del tecnico spagnolo tradisce le aspettative. Solo quinti in campionato. Il successo sulla Juventus a Doha. Fuori in semifinale in Coppa Italia ed Europa League. L’arrivo di Koulibaly. A gennaio preso Gabbiadini.
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Nel secondo anno di Benitez (2014-15), il Napoli cala al quinto posto, ma vince la Supercoppa italiana contro la Juventus, l’ultimo regalo di Rafa dopo la conquista della Coppa Italia l’anno prima. In Coppa Italia e in Europa League, il Napoli si ferma alle semifinali.

De Laurentiis, dopo i grandi acquisti della stagione precedente, si tiene stretto sul calciomercato investendo 33,7 milioni di euro (Koulibaly 8 milioni, de Guzman 7,2, David Lopez 6 e, a gennaio, Gabbiadini 12,5). Rientrò Gargano dopo il prestito di un anno all’Inter e di un altro anno al Parma.

Gli abbonati calano sensibilmente (8.421) e l’incasso al San Paolo per le 19 partite di campionato è modesto (6.545.133 di euro). Tre squadre incassano di più: 12.894.075 la Roma, il doppio; 11.817.520 la Juventus; 11.558.614 il Milan. La media-spettatori (30.074) è la più bassa dei primi otto anni di serie A con De Laurentiis.

La partita con la Juve (1-3) fece registrare come al solito il maggior numero di spettatori (53.006) e il migliore incasso (1.519.976). Il Napoli chiuse il bilancio annuale in passivo (-13.074.596), primo “rosso” dopo otto stagioni in attivo.

Raduno a Dimaro e inizio di campionato incerto. Non c’è Pepe Reina, attratto dal Bayern Monaco. Gioca appena tre partite in Bundesliga, all’ombra di Neuer. Quando può, scappa a Napoli. Tra i pali il brasiliano Rafael (1,88) giunto dal Santos l’anno prima, protagonista a Doha nella Supercoppa, e l’argentino Mariano Andujar (1,90).

Lorenzo Insigne giocò solo 28 partite. A Firenze (9 novembre) riportò la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro. Rimase fermo cinque mesi. Rientrò negli ultimi minuti contro la Roma (4 aprile).

Alla quarta giornata, dopo aver perso in casa dal Chievo (0-1), sconfitto a Udine (0-1), pareggio al San Paolo col Palermo (3-3), il Napoli aveva già un distacco di 8 punti dalla Juve che era in testa con la Roma a 12 punti.

Higuain stentava a far gol. Cominciò a segnare nel 6-2 al Verona all’ottava giornata (due reti e un rigore). Poi fu decisivo a Bergamo (1-1), a Firenze (1-0), a Roma con la Lazo (1-0), contro il Genoa (2-1: un gol e un rigore), contro l’Inter (2-2).

Callejon fu decisivo sul campo del Sassuolo (1-0), a Milano contro l’Inter firmando una doppietta (2-2), contro il Torino al San Paolo (2-1). Due volte decisivo Zapata nei pareggi per 1-1 di Genova contro la Samp e, in casa, contro l’Atalanta. Gli azzurri batterono la Roma 2-0 al San Paolo (Higuain e Callejon), ma cedettero alla Juventus 1-3 (in gol Britos!). Contro la Juve persero anche a Torino 1-3 (in gol David Lopez).

Il Napoli fece 33 punti all’andata e 30 al ritorno; 38 punti in casa e solo 25 in trasferta. Vinse 18 partite, ne pareggiò 9 e ne perse 11. Vantò il terzo attacco del campionato (70 gol, i migliori furono Higuain con 18 reti e Callejon con 11). Alla fine il distacco dalla prima Juve di Allegri campione d’Italia fu di 24 punti.

Manolo Gabbiadini arrivò in gennaio, a 23 anni, dalla Sampdoria. Giocò 30 partite e segnò 11 gol. Otto li fece in campionato: decisivo per il 2-1 sul campo del Chievo, poi le reti all’Udinese (3-1), a Palermo (1-3), a Cagliari (3-0), alla Sampdoria (4-2), al Milan (3-0), a Parma (2-2) e al Cesena (3-2). In Coppa Italia segnò nella semifinale d’andata a Roma con la Lazio. In Europa League segnò in trasferta al Trabzonspor e al Wolfsburg.

Il 22 dicembre 2014 si giocò a Doha, in Qatar, la Supercoppa italiana che il Napoli conquistò ai rigori contro la Juventus, l’ultimo regalo di Benitez. Con i gol di Tevez (5’) e di Higuain (68’), che colpì anche un palo, i tempi regolamentari si chiusero sull’1-1.

Nei supplementari si ripeterono Tevez (107’) e Higuain (118’). Si andò ai calci di rigore. Cominciò Jorginho che si fece parare il tiro da Buffon, ma sbagliò anche Tevez (palo). Poi segnarono di seguito Ghoulam e Vidal, Albiol e Pogba, Inler e Marchisio, Higuain e Morata, Gargano e Bonucci. Sul 5-5 sbagliarono Mertens e Chiellini (parata di Rafael), Callejon e Pereyra. Koulibaly realizzò il 6-5 della vittoria perché, successivamente, Rafael parava il rigore di Padoin.

Il Napoli (4-2-3-1) schierò Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez (91’ Inler), Gargano; Callejon, Hamsik (78’ Mertens), de Guzman (106’ Jorginho); Higuain. La Juventus (4-1-3-2) giocò con Buffon; Lichtsteiner (79’ Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra; Pirlo (66’ Pereyra); Vidal, Pogba, Marchisio; Tevez, Llorente (106’ Morata).

Il secondo Napoli di Benitez uscì immediatamente dalla Champions perdendo il preliminare con l’Athletic Bilbao: 1-1 al San Paolo e 1-3 in Spagna nonostante il vantaggio con Hamsik.

L’Europa League fu una bella cavalcata che si fermò alle semifinali. Nel girone, 3-1 allo Sparta Praga (0-0 al ritorno in trasferta); 2-0 allo Slovan Bratislava fuori e 3-0 a Napoli; 0-2 a Berna con lo Young Boys e 3-0 al San Paolo con tripletta di de Guzman. Nei sedicesimi, 4-0 fuori e 1-0 in casa contro il Trabzonspor. Ottavi: 3-1 alla Dinamo Mosca (due gol e un rigore di Higuain) e 0-0 in Russia. Quarti: 4-1 in Germania al Wolfsburg e 2-2 a Napoli.

In semifinale, gli arbitraggi del norvegese Moen al San Paolo (1-1) e del serbo Mazic in Ucraina(0-1) condizionarono le due partite col Dnipro.

In Coppa Italia, vittorie casalinghe contro l’Udinese ai rigori e 1-0 all’Inter (93’ Higuain). Fuori in semifinale: 1-1 a Roma con la Lazio, 0-1 al San Paolo (79’ Lulic).

Il Napoli giocò 59 partite (38 serie A, 4 Coppa Italia, 2 Champions, 14 Europa League, una Supercoppa italiana). Scesero in campo 26 giocatori: Rafael (32 presenze, 39 gol subiti), Andujar (27, 34 gol subiti), Maggio (40), Albiol (51), Koulibaly (39, 1 gol), Ghoulam (39), Callejon (59, 12 gol), Gargano (36), Jorginho (33, 1 gol), Hamsik (54, 13 gol), David Lopez (45, 2 gol), Higuain (58, 29 gol), Mertens (51, 10 gol), Britos (37, 1 gol), de Guzman (36, 7 gol), Inler (33, 1 gol), Zapata (32, 8 gol), Gabbiadini (30, 10 gol), Insigne (28, 2 gol), Henrique (21, 1 gol), Mesto (14), Strinic (11), Zuniga (10), Michu (6), Radosevic (1), Luperto (1).

9 - continua

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8/7/2019
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