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Recensioni
Quando l’omofobia mediatica imbratta i corpi
di Monica Florio
Osceno è ogni atto, parola e rappresentazione che offende il buon gusto.

Alle vere oscenità non facciamo ormai caso: le parole, a meno che non siano bestemmie, scivolano come l’acqua sulle nostre coscienze, anestetizzate e rese prematuramente ciniche dai media.

Eppure, è proprio attraverso la stampa e la televisione che orientiamo le nostre opinioni, ci formiamo un’idea del mondo e persino di noi stessi.

Le parole sono come un marchio che può bollarti e, un po’ come con le abitudini, si imprimono nella nostra memoria e non ci abbandonano più.

Ma che accade quando il nostro linguaggio diventa l’espressione di odio verso l’Altro? A quel punto, come sostiene Antonio Mocciola, autore del volume fotografico “Addosso. Le parole dell’omofobia” (Iemme edizioni), le parole assumono la valenza di pietre e di graffi verbali.

L’originale progetto editoriale non sarebbe stato possibile senza la partecipazione di testimonial che, fotografati da Carmine Miceli, hanno prestato i loro corpi, per l’occasione imbrattati da espressioni oscene, desunte dal vasto repertorio di personaggi politici, ecclesiastici, istituzionali.

Le centoventi frasi raccolte da Mocciola testimoniano non solo l’ipocrisia di chi prende le distanze dalle rivendicazioni omosessuali pur essendo gay, classico esempio di omofobia interiorizzata, ma l’ignoranza di quanti ancora confondono l’omosessualità con la pedofilia.

I corpi su cui sono state scritte le frasi omofobe ci obbligano a riflettere e a chiederci come abbiamo fatto finora a non indignarci di fronte alle esternazioni di politici e di VIP, rendendoci complici di un’omofobia mediatica che ha il suo contraccolpo immediato nel clima di intolleranza che si respira quotidianamente.

Tali affermazioni sono ancora più deleterie in quanto pronunciate da personaggi che, per la loro autorevolezza, finiscono per influenzare negativamente i giovani che non hanno ancora una personalità definita e si identificano con le celebrità imitandone comportamenti e azioni.

Sfogliando le pagine del libro, ci si accorge di come il nudo non sia fine a se stesso. Hanno ben poco di osceno questi corpi - di sicuro più autentici di quelli dei tanti modelli in circolazione -, che non senza ironia si sono messi al servizio di una causa, è il caso di dirlo, importante.

14/10/2017
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