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Cultura
Baia, rispunta la “Pompei sommersa” catturata dal Drone
di Antonio Cangiano
Era il lontano 1956, quando Raimondo Bucher - ufficiale pilota da caccia – scoprì durante una ricognizione aerea, giacere a soli pochi metri dalla linea di costa, un'intera città romana collocata sui fondali del golfo di Pozzuoli.

Come ebbe a dire poco dopo, durante un'intervista: «Era da poco passata la guerra, uscivo di pattuglia sul mare partendo dall'aeroporto di Capodichino.
Dall'alto, in una giornata caratterizzata dalla straordinaria limpidezza del cielo e del mare, intravidi forme sottomarine simmetriche e regolari.
Incuriosito, decisi pertanto di scattare dal cielo alcune fotografie, che ancora oggi restano per la loro limpidezza, testimonianza ineguagliata.
Dopo lo sviluppo ebbi la sconcertante sorpresa: dalle stampe apparvero nella loro chiarezza quelle che inequivocabilmente erano mura, strade, e costruzioni di un'antica città sommersa. Erano i resti della antica città romana di Baia».


Oggi, a poco più di 50 anni di distanza, qualcuno è tornato a sorvolare la zona interessata dai ritrovamenti con un moderno drone attrezzato per videoriprese e il risultato è stato davvero sorprendente!

Per la prima volta è stato possibile osservare prospettive inedite di quel labirinto di muri e strutture antiche visibili sotto le onde a pochi metri di profondità: l’area di Portus Julius con le sue botteghe i magazzini, le strade basolate, le banchine dove attraccavano le navi cariche di merci provenienti da tutto l’Impero romano e ancora, i resti di Baia sommersa e della via Erculanea, sprofondati per effetto del bradisismo.

Un gioiello dell’archeologia subacquea che ha regalato emozioni uniche agli appassionati di archeologia e non solo, com’è testimoniato da oltre il migliaio di visualizzazioni raggiunto in poche ore su youtube dal canale VideoDrone, che ha pubblicato il video: https://www.youtube.com/watch?v=PQa13M1CJkg

Un segno dei tempi di un rinnovato interesse per il patrimonio archeologico flegreo che affianca il costante lavoro degli operatori di settore, guide turistiche e diving, in particolare il Centro Sub Campi Flegrei, che quotidianamente accompagnano i turisti provenienti da tutto il mondo, alla scoperta della “Pompei sommersa”.
24/2/2017
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